Marta Brandani, Medico Radiologo, Ospedale Santa Maria alla Gruccia (Valdarno, Provincia di Arezzo)
Paziente maschio di 77 anni portato in PS dopo peggioramento clinico (difficoltà ad alimentarsi ed idratarsi) per diarrea, vomito ed epigastralgia da 15 gg. Il paziente condivide abitazione con soggetto Covid19 positivo. Patologie concomitanti: ipertensione arteriosa, polimialgia reumatica, arterite di Horton, ex fumatore.
All’ingresso in PS il paziente vigile, eupnoico, apiretico, riferita nausea. Addome trattabile e all’auscultazione del torace fini crepitii bibasali. Eseguita nel pomeriggio di sabato ecografia torace dal collega del PS riferita negativa per interstiziopatia. Agli esami ematici discreto squilibrio elettrolitico, modesto rialzo LDH e PCR, linfopenia.
RX torace

La mattina successiva comparsa di picco febbrile a 39 C°, saturazione 96% con O2 3 l/min. Peggioramento nel pomeriggio con risultati EGA in O2 3l/min (PH 7.49, pO2 80.3, pCO2 31, satO2 95%, HCO3 24) e successivo inserimento di ventimask 40%. Successivo controllo EGA con ventimask 40% (PH 7.47, pO2 109, pCO2 35, satO2 97%, HCO3 25
Alla valutazione ecografia del torace eseguita dal collega medico del PS: segni di interstiziopatia bilateralmente e quote consolidative parenchimali.
Risultato del tampone pervenuto nel tardo pomeriggio di domenica con risultato di positività al Covid19.
Paziente nella tarda serata di domenica trasferito al reparto di malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo (riferita intubazione in terapia intensiva nella notte).