Francesco MESSINA, Domenico SCHIRRIPA, Caterina TRIPODI, Antonio ARMENTANO, Nicola ARCADI
Dipartimento Tecnologie Avanzate Diagnostiche e Terapeutiche – U.O.C. di Radiologia – Ospedale Riuniti – Azienda Ospedaliera Grande Ospedale Metropolitano (G.O.M.) “Bianchi-Melacrino-Morelli” – Reggio Calabria
Paziente di sesso femminile, 20 anni, studentessa. Nessuna patologia degna di nota.
Giunge al Pronto Soccorso per dispnea, tosse secca e febbre (38,5°C) da circa 5 giorni; non aveva avuto alcun beneficio dall’assunzione, a domicilio, di amoxicillina + ac.clavulanico e paracetamolo.
Riferisce di avere viaggiato in treno da una località del Nord Italia (poi dichiarata “zona rossa”) sino a Reggio Calabria; tra i contatti avuti, risultarono alcune persone successivamente positive al Covid-19.
EO: MV ridotto in entrambi gli ambiti polmonari.
Saturazione O2: 92%.
ECG: assenza di significative alterazioni.
Esami di Laboratorio: Leucopenia. Anemia. Incremento dei valori di PCR, procalcitonina ed LDH.
Il tampone rino-faringeo ha dato esito positivo per Covid-19.
La ragazza venne sottoposta, in urgenza, a studio TC del Torace in condizioni basali ed algoritmo ad alta risoluzione (HRCT), con scanner a 64 strati, le cui immagini ottenute sono state analizzate con slice-thickness di 1,2 mm e successive ricostruzioni MPR (assiali, sagittali e coronali) e VRT.
In corrispondenza del segmento apico-dorsale del LIS si documenta la presenza di area di consolidazione parenchimale a distribuzione subpleurica che si estende caudalmente sino al segmento postero-basale, con bronchiologramma aereo nel contesto, cui si associa sfumato addensamento parenchimale con aspetto “a vetro smerigliato” posto in sede attigua.
Non evidenza di versamento pleuro-pericardico, né adenopatie ilo-medistiniche. Immagine cardiaca nei limiti.
La paziente venne ricoverata presso la U.O.C. di Malattie Infettive del nostro Ospedale, HUB di riferimento Covid per l’intera provincia di Reggio Calabria, somministrando O2 e terapia farmacologica. Dopo circa tre settimane di terapia, la paziente presentò un notevole miglioramento del suo quadro clinico generale. Le indagini di laboratorio, progressivamente, tendevano a rientrare nei valori di riferimento. Vennero effettuati i tamponi per la verifica dell’infezione da Covid-19, che si erano negativizzati. Così, dopo aver effettuato anche un’altra indagine HRCT, che documentò la completa risoluzione dei reperti TDM patologici parenchimali polmonari già precedentemente descritti all’ingresso, la paziente venne dimessa.
Il caso presentato evidenzia l’utilità della TC Torace, eseguita con algoritmo ad alta risoluzione (HRCT), per ben valutare il decorso e l’estensione della malattia nei pazienti con Covid-19, permettendo così il loro miglior management ed outcome clinico.