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Lettera di fine anno del Presidente SIRM

Carissimi Soci,

Il 2023 è già alle spalle e con lo sguardo ben fisso in avanti, sento il dovere di stilare un bilancio a “caldo” del primo anno alla guida della SIRM.

Fare il Presidente della SIRM non è mai stato facile; ogni Presidente ha dovuto affrontare problemi, difficoltà, eventi congiunturali particolari che hanno reso il “mestiere” del Presidente sempre complicato.  Tuttavia, le crescenti e incalzanti aspettative dei Soci, il cui numero ha toccato livelli record ( > 12.500 iscritti), gli ambiziosi programmi dell’inizio mandato, le “fibrillazioni” della segreteria della sede di Milano, hanno reso l’esercizio 2023 particolarmente impegnativo. 

E’ andato tutto straordinariamente bene! al di là delle più “irrazionali” rosee previsioni; al di là delle scaramantiche reticenze che ci suggerivano prudenza nella comunicazione.

I perché del successo

Il rinnovamento dello Statuto e del Regolamento SIRM ha permesso, nella solida e inalienabile tradizione ultracentenaria societaria, di consegnare ai Soci  strumenti moderni  pronti a rispondere in maniera più efficace alle mutevoli esigenze del governo societario.

La Radiologia Medica, schizzata al n° 2 nel rating internazionale delle riviste di radiologia con un IF di 8.9 secondo solo a Radiology. 

L’attività formativa nell’anno “dispari”  non Congressuale ( Il Congresso Nazionale SIRM si svolge nell’anno pari) ha stabilito il record di partecipazione e un livello scientifico difficilmente superabile. I Convegni dei GR e delle Sezioni di Studio, del I Corso residenziale di alta formazione a Venezia, dell’intensa attività dei Webinar (più di 80 nel periodo marzo-giugno), il “risveglio” del CARVAT (.. is Back), un “gigante” per troppo tempo dimenticato, che nonostante le “perplessità” della vigilia,  è stato l’evento scientifico più seguito dell’anno con più di 700 iscritti (quasi 800 i presenti alla cerimonia inaugurale).

Un totale di più di 20.000 presenze  che ha portato il riconoscimento di SIRM, da parte di AGENAS,  come migliore  Società Scientifica di specialità per numero di crediti ECM erogati ai propri iscritti.

Si è lavorato molto anche per la salvaguardia della professione perché convinti di rivestire un ruolo fondamentale nell’affermazione e nello sviluppo della disciplina attraverso le due funzioni proprie di una Società Scientifica moderna, unitaria e fortemente radicata nel territorio:  l’advocacy intesa come supporto, patrocinio nella difesa degli interessi professionali e il networking, inteso come scambio di informazioni e ricerche e competenze utili sul piano professionale e scientifico.

L’anno che è trascorso ha rappresentato un cambio di passo nei rapporti con le Istituzioni. 

SIRM con i suoi rappresentanti è membro fisso e attivo  su tavoli governativi e istituzionali, dal PNRR al Pay back , a tavoli tecnici sulla Colpa professionale, alle linee guida,  al  programma nazionale HTA, alla discussione dei decreti del Dlgs 101 solo per indicare i più significativi.

La pubblicazione di documenti di buona pratica clinica e l’aggiornamento dell’Assicurazione professionale ancora più vantaggiosa e profilata per la nostra disciplina, certificano l’azione incisiva, riconosciuta e infungibile del ruolo della SIRM nella vita professionale del radiologo e dello sviluppo unitario della disciplina.

L’attività internazionale ha rappresentato l’ultimo motivo di soddisfazione:

La “Honorary membership” conferita dalla Società Francese di Radiologia, il riconoscimento del RSNA come Società ospite d’onore al convegno di Chicago dello scorso novembre, i numerosi incontri one-to-one con le Società internazionali di Radiologia, il ruolo leader della SIRM alla riunione dei Presidenti di tutte le Società di Radiologia (una sorta di G20…in realtà 31 gli stati partecipanti), gli incontri ufficiali con la Società Europea (ESR) e con il suo Presidente (prof. Carlo Catalano , Socio SIRM), gli straordinari eventi ufficiali  organizzati da SIRM durante RSNA alla Presenza del Ministro della Salute (prof. Orazio Schillaci, Socio SIRM), del Console italiano a Chicago e di una trentina di personalità della scienza, della cultura, dell’imprenditoria  italiana operanti in America. 

Ma credo che rispolverare vecchi ricordi liceali possano esserci d’aiuto  …diceva il saggio Cicerone  Praeteritum Tempus Nunquam Revertitur,  per riportarci alle cose da fare, domani. 

Primo fra tutti il Congresso Nazionale al MI-Co Milano – 51° SIRM,  20-23 giugno 2024, anch’esso frutto di una scelta a dir poco “ardita”. Unire le tre Società dell’area radiologica (SIRM, AIMN, e AIRO) in un Convegno unico e “trino” che nella specificità delle singole discipline con tre linee congressuali separate, vedrà un “core” centrale comune con mostre tecniche collegate e liberamente visitabili da tutti i congressisti, con sessioni plenarie congiunte multidisciplinari. Un evento storico dove per la prima volta tutti gli specialisti di area radiologica si incontreranno in alcuni momenti comuni per discutere di imaging, di terapia e di futuro delle (o della?) disciplina con le nuove tecnologie e soprattutto con le nuove generazioni. Un passaggio di consegne fra le diverse generazioni di specialisti per una medicina del domani.

Tutto questo, naturalmente non è il frutto di un uomo solo al comando ma del lavoro di una squadra, il CD SIRM, i componenti dei GR e delle SS, dei Giovani radiologi, del gruppo del DEI, delle segreterie, di SIRM srl e di tutti coloro che hanno lavorato con instancabile dedizione al raggiungimento degli obiettivi preposti. E per questo, per il meraviglioso anno passato insieme, li ringrazio in maniera convinta e sincera. 

Lessi in un libro una frase che mi ha particolarmente colpito e che spero (nei fatti) di seguire :

“Per costruire una squadra forte, devi vedere la forza di un altro come un complemento alla tua debolezza e non come una minaccia alla tua posizione o alla tua autorità”. 

Con l’auspicio di contribuire a mantenere alto il prestigio della SIRM,  invio a tutti Voi i più sinceri Auguri di un buon 2024!

firma Giovagnoni

Il Presidente SIRM
Andrea Giovagnoni

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