Squadra che vince… si cambia. Questa è la forza della SIRM.
La frase “squadra che vince non si cambia” esprime l’idea che una formazione che ha raggiunto innegabili traguardi non dovrebbe essere alterata, poiché il suo equilibrio e la sua coesione sono elementi chiave per il mantenimento delle performance.
Essa sottolinea l’importanza della coesione e della stabilità all’interno di un gruppo che ha dimostrato di funzionare bene insieme come risultato di un mix perfetto di talento, strategia e chimica tra i membri.
Ogni membro conosce il proprio ruolo e sa come interagire con gli altri, creando un ambiente di fiducia e collaborazione. Cambiare anche solo uno o due elementi in una squadra vincente può alterare questo equilibrio delicato, portando a risultati imprevedibili.
Il CD della SIRM è la squadra: un gruppo di Soci (Vittorio, Nicoletta, Placido, Luigia, Irene, Daniela, Enrico, Francesca, Luca, Mariano, Francesca, Giancarlo, Enrico, Anna, Alda, Enrico) eterogeneo per età, sesso, caratteristiche professionali, estrazione lavorativa, sensibilità istituzionale, ma tutti profondamente uniti da un senso di appartenenza alla “maglia” che ha saputo interpretare e vincere senza appello, le piccole e grandi sfide affrontate nei due anni di governance della SIRM. Tanti traguardi, tanti i progetti in corsa, tutti difficili da districare perché idealmente uniti da un unico filo
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Per tutto questo lavoro va alla squadra tutta, al personale di segreteria, agli altri membri del CD “allargato”, ai consulenti esterni (non posso non citare il Dr. Luigi Colella, anche in questo biennio faro insostituibile per una guida sicura della SIRM) il mio incondizionato ringraziamento. Due anni duri, impegnativi ma divertenti e indimenticabili.
Tutto bene, quindi manteniamo la stessa formazione, avanti ancora per nuove sfide… squadra che vince non si cambia.
E invece le squadre devono essere pronte ad evolversi e a migliorarsi nel tempo.
La sfida sta nel trovare il giusto equilibrio tra continuità e cambiamento e di questo la SIRM né è tanto convinta da farne uno dei punti di forza che il mondo (scientifico) ci invidia.
Dal primo gennaio non sarò più il Presidente SIRM, un altro Presidente, più forte, più “fresco”, più animato da innovazione e voglia di far bene prenderà le redini di una nuova squadra pronta ad affrontare sfide sempre più difficili e traguardi sempre più prestigiosi. Lascio una SIRM mai stata così forte e coesa e questo mi da serenità e soddisfazione.
Nicoletta Gandolfo è una donna straordinaria, una grande professionista, è il Presidente che tutti noi aspettavamo. Saprà combinare quel magico mix di femminilità, sensibilità, determinazione, innovazione che il mondo di oggi richiede e la SIRM merita. Nel solco della tradizione e continuità il (la) Presidente saprà guidare la SIRM chiamando a sé le migliori energie e professionalità fra i 12500 Soci per formare una Squadra ancora più vincente.
Squadra che vince… si cambia.
In bocca al lupo Nicoletta.
Il Presidente SIRM
Prof. Andrea Giovagnoni
PS: Il problema di non essere più Presidente SIRM è che non avrò più un giorno libero.