di Anna Colarieti
Il 27 maggio 2025, presso l’Aula Iuliani, dell’Ospedale Molinette di Torino, si è tenuto un incontro di alto profilo istituzionale e tecnico promosso e organizzato dal Prof. Alessandro Carriero, Presidente del Gruppo Regionale Piemonte e Valle D’Aosta, con il supporto del Consiglio Direttivo SIRM Piemonte e Valle D’Aosta, che ha visto la partecipazione di oltre 80 radiologi e tutti i Direttori delle Strutture Complesse di Radiologia della Regione. Obiettivo dell’iniziativa: creare un momento di confronto autentico e propositivo tra la comunità radiologica piemontese e l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Dott. Federico Riboldi.
In un momento cruciale per il sistema sanitario regionale, questo evento è stato spazio di proposta, non di rivendicazione; di visione condivisa, non di polemica.
Con l’introduzione del Prof. Carriero e del Prof. Fonio, è stata ribadita l’importanza della responsabilità professionale in un sistema in transizione: la radiologia non può più limitarsi a “fornire immagini”, ma deve essere protagonista consapevole di una sanità tecnologica, connessa e centrata sul paziente.
L’incontro è stato articolato in tre relazioni tematiche, volte a offrire una riflessione strutturata e pragmatica su alcuni dei nodi strategici che coinvolgono oggi la radiologia regionale.
Appropriatezza prescrittiva: metodo clinico, sostenibilità e responsabilità
Il Dr. Marco Busso ha affrontato il tema dell’appropriatezza prescrittiva sottolineandone le molteplici implicazioni: cliniche, organizzative, economiche e ambientali.
Secondo i dati della ASL TO3, tra il 2020 e il 2024 sono state erogate 1.757.736 prestazioni ambulatoriali e 230.557 per pazienti ricoverati. Di queste, 428.574 sono risultate inappropriate, con un’incidenza media del 24–28% a seconda del setting assistenziale.
Una procedura diagnostica – è stato ricordato – è appropriata quando i benefici attesi superano i rischi e le alternative disponibili, tenendo conto della condizione clinica, del contesto e delle risorse sanitarie. L’appropriatezza è quindi uno strumento per ottimizzare le risorse, non per tagliare i costi.
Emblematico il progetto sperimentale avviato a Novara e Vercelli, dove è attivo un sistema di mailing strutturato tra medici di base e radiologi, che consente il confronto preliminare su indicazioni cliniche, priorità e percorsi alternativi. Un modello che si sta replicando a livello regionale, basato su interazione diretta, multidisciplinarietà e formazione continua.
Tecnologia e discernimento: il radiologo al centro della trasformazione
Nel suo intervento, il Dr. Giulio Salmè ha offerto una panoramica dettagliata sull’evoluzione tecnologica dell’imaging, dai raggi X di Röntgen al Photon Counting CT, passando per la deep learning-based imaging e le più recenti tecniche spettroscopiche e multistrato.
Oggi la diagnostica per immagini è in grado di offrire:
- Maggiore qualità dell’immagine
- Riduzione dei tempi di esecuzione
- Minor dose erogata al paziente
- Diagnosi più precoci e accurate
Tuttavia, ha evidenziato Salmè, queste innovazioni implicano nuove responsabilità per il radiologo, che deve diventare gestore consapevole delle apparecchiature, interprete critico dei dati e garante dell’appropriatezza. Il rischio, in caso contrario, è l’aumento di sovradiagnosi, over-treatment e sprechi di risorse sanitarie.
Attualmente, ha sottolineato, le apparecchiature presenti in Piemonte, pur numericamente adeguate, non sempre raggiungono gli standard qualitativi richiesti: è necessario un piano di potenziamento tecnologico armonizzato.
La rete radiologica regionale: infrastruttura per equità e continuità
La Prof.ssa Irene Bargellini ha presentato l’esperienza del FREI – Fascicolo Radiologico Elettronico Interaziendale, un’infrastruttura digitale che connette oggi diagnostica per immagini, radioterapia, medicina nucleare, cardiologia e endoscopia su scala interaziendale.
Il sistema consente:
- Uniformità di dotazioni (RIS-PACS, postazioni refertazione, server online)
- Accesso rapido da qualunque sede
- Riduzione dei tempi di attesa
- Condivisione trasparente dei referti
- Controllo interaziendale dell’attività
Questo permette di superare la frammentazione organizzativa, favorendo continuità di cura anche nei territori periferici e omogeneizzazione dei protocolli. La rete rappresenta una struttura clinica, non solo informatica, e deve essere supportata da una governance condivisa.
La risposta dell’Assessore: concretezza e apertura al confronto
In chiusura, il Dott. Federico Riboldi ha accolto con interesse le proposte della SIRM Piermonte, riconoscendo la centralità della radiologia nella gestione delle cronicità, dell’emergenza e nella sostenibilità dei percorsi diagnostici.
Due gli impegni concreti assunti:
- Aggiornamento ufficiale sullo stato dell’arte dell’appropriatezza prescrittiva in Piemonte, con dati disaggregati per ASL e setting di cura.
- Organizzazione di una tavola rotonda interistituzionale, con il coinvolgimento dei Direttori di Radiologia, per uniformare dotazioni infrastrutturali e protocolli, anche in vista della programmazione regionale 2025–2027.
Una nuova alleanza per la sanità dell’immagine
L’incontro ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra professionisti e istituzioni, fondato su una visione condivisa: una radiologia competente, connessa, clinicamente rilevante, motore di innovazione e sostenibilità per l’intero sistema sanitario.
Il dialogo aperto con l’Assessore Riboldi ha posto le basi per una nuova alleanza tra sapere medico e responsabilità politica, da consolidare nei prossimi mesi attraverso azioni concrete e monitoraggio condiviso.
Un incontro che non chiude, ma apre. Verso un futuro di qualità, equità e valore.