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Una proposta di futuro: 6 missioni fondamentali per la parità di genere nella sanità Italiana

Il documento “Una proposta di futuro per la sanità italiana”, elaborato dalla Community delle “Donne Protagoniste in Sanità”  che conta circa 400 donne ai vertici del mondo della sanità, contiene una serie di indicazioni operative su 6 missioni fondamentali – digitale e green, reti, donna, territorio e inclusione sociale, professioni sanitarie e governance della sanità – affinché la sanità del domani valorizzi il punto di vista femminile, superando ad esempio le differenze di genere nelle retribuzioni, la “segregazione occupazionale” delle donne, promuovere la formazione delle giovani donne nelle materie STEM, intervenire sull’organizzazione del sociale per evitare che il carico familiare ricada solo sulle donne.

Un obiettivo ambizioso, sostenuto dallo stesso Senato che ha recentemente approvato la proposta di legge di modifica del Codice delle pari opportunità, per una parità di genere che sia sostanziale, al centro proprio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per rilanciare lo sviluppo nazionale in seguito alla pandemia.

Una visione strategica e lungimirante su tre fili conduttori: digitalizzazione, formazione nel lavoro in equipe e medicina di territorio attraverso innovazione per processi; gestione del cambiamento e nuove competenze; centralità delle persone.

Il ‘decalogo operativo’ comprende percorsi di formazione accademica delle professioni della salute; aggiornamento del quadro normativo adeguato alle esigenze; creazione di una comunità di competenze; partnership con istituzioni, società scientifiche e associazioni dei pazienti; investimenti sulla telemedicina; ripensamento della governance e valorizzazione delle professionalità.

Si propone anche di istituire un unico contratto, comparto sanità e dirigenza sanitaria, al quale devono corrispondere elevazione e valorizzazione economica e percorsi di carriera; implementare la figura del Direttore Assistenziale in tutte le Regioni; sviluppare la ricerca, la pianificazione di posti da ricercatore e borse di studio, e la formazione specifica dei manager; quantificare i fabbisogni dei professionisti della salute e inserire nei LEA le attività/prestazioni di tutte le professioni sanitarie.

In conclusione, da questo documento emerge che è fondamentale, per le donne, passare dall’io al noi, ed imparare a fare rete.

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